Schrödinger’s (un)Significant Other
«Simultaneously both too busy and too lazy (to take care of you)»
Il restyle di Corriere.it che non ci voleva..
Passi per il bannerone pubblicitario subito sotto l’intestazione, passi anche per una veste grafica «più leggera» – ma che a tutti noi affezionati al proprio “horror vacui” sembra più che altro desertificata.. –, passi, infine, per l’esilio degli abstract degli articoli dalla home page – tanto troppe persone si fermano al titolo.. Ma ciò che più mi dispiace è l’abbandono del font Georgia ed in generale della formattazione dei singoli articoli.
Demotivational by Davide Cappelli
Sempre abbondantemente ricolmo di sarcasmo ho deciso di cimentarmi anch’io nella realizzazione di Demotivational(s) (in italiano), da aggiungere, intanto, alla mia raccolta su Picasa (in prevalenza in inglese). Rispetto ai molti demotivational che si trovano in giro, spesso pure troppo diretti o persino volgari, ho cercato — e continuerò a cercare, ogniqualvolta sarò ispirato — di rispettare gli standard, non solo quelli grafici ma anche quelli “intellettuali“.. Sulla sarcasticità, appunto, dei soggetti da scegliere..
Paperless WebSite(s)
In principio, che per me corrisponde alla metà degl’anni ’90, furono i siti universitari. Qualsiasi informazione un filino più saliente di quelle istituzionali (da cambiare una volta l’anno) irrimediabilmente era celata dentro — e dietro — un documento: spesso un file di Ms. Word o, occasionalmente, un PDF; quando la Microsoft introdusse, poi, l’obbrobrioso salvataggio dei documenti Word in formato HTML ci fu l’avvento delle esportazioni estreme — nel senso del ridicolo — di file .doc che perdevano qualsiasi impostazione nel layout e, con essa, ogni usabilità e decenza.. Con il tempo — e per fortuna — si è affermato il PDF ma con esso anche gli abusi più irritanti..
Due colombe con una foto
Chiedo venia per l’emergente doppio senso ma non potevo accettare l’idea dei due piccioni nel riferirmi a due mie care amiche del liceo, altri titoli sarebbero stati troppo asettici e/o forieri di interpretazioni (erroneamente) ancor più grevi. Il desiderio è quello di contribuire, nel mio piccol(issim)o, alla visibilità sui motori di ricerca dell’iniziativa imprenditorial-editoriale di Giulia Zingone, che ha avviato il suo “Giulia Zeta Photography” per promuovere la sua precipua sensibilità per l’arte fotografica. E visto che ha realizzato un eccellente lavoro con le foto scattate a Chiara Paduano a Trieste questa era un’ottima occasione per celebrare entrambe..
Belle Soddisfazioni
Pur essendo finito anch’io, non senza numerose perplessità, in cass’integrazione in deroga, la professione di formatore continua a pomparmi di belle soddisfazioni – fors’anche più piacevoli, stante la disdicevole situazione..
Attualmente, infatti, nonostante la forzata sospensione delle attività – comunque polverizzata in tante piccole riduzioni di orario –, sto seguendo ben quattro corsi (più la solita dose di Prima Formazione, con i ragazzini..), per un totale di quasi 30 ore di lezione settimanali. Tant’è che, questa settimana, sarò costretto, già solo sulla carta, a 1 ora di straordinari per fare lezione e contemplare anche le 8 ore di cassa.
Ma la vera notizia è che, in un corso per cass’integrati in cui cinque colleghi si avvicendano – una settimana due e l’altra tre –, ben tre di essi hanno deciso di prendere ferie pur di essere presenti anche quando non è il loro turno. Eppure, ad iscriversi, sono stati costretti dalla Regione e dall’INPS..
Zero scuse..
A me piace la Coca Cola – ma solo un pochino di più della Pepsi – ma questo spot mi fa innervosire: prima ti dicono che «in un cinema.. gli spettatori, ignari, erano convinti che avrebbero assistito alla proiezione di un film..» e poi un tizio spiega loro di avere messo nei loro bicchieri di carta, marchiati Coca Cola standard, degli altri bicchieri – ma più piccoli – contenenti Coca Cola Zero. Per fortuna lo stesso tizio, alla fine, promette di offrire un giro – di tasca sua? con una paga da precario magari..? – a chi lo volesse perché altrimenti, tenendo pure conto dei vergognosi prezzi delle bibite nei cinema, sarebbe stato, e giustamente, linciato..
There’s no place like 127.0.0.1
Curiosa l’evoluzione della mia postazione di lavoro. Dopo averne invocata una per più di tre anni – invitando, in alternativa, a tentare con il Telelavoro – prima questa compare, poi scompare, poi viene sostituita con una effettivamente migliore ed infine viene espropriata per chissà quale imperscrutabile ragione..
Fringe Benefit III — la Rassegnazione
Dopo aver incassato, poco più di 2 settimane fa, la diffida formale dal «continuare rapporti di collaborazioni lavorative esterne» si pone la domanda di cosa fare della fornitura appena ricevuta, gentilmente finanziata dal mio – a questo punto – ex-cliente, argomento neppure tanto occulto della diffida stessa. In teoria questi fringe benefits, come quelli precedenti, avrebbero dovuto costituire un pagamento in natura di parte del mio lavoro, e contemporaneamente un investimento comune sulle attività future previste. Che, evidentemente, a meno che nel tempo le acque non si calmino e si giunga a più miti consigli, non ci saranno più.. D’altronde la diffida è chiara, e quindi tutta questa strumentazione non avrà modo di essere utilizzata neppure in altri lavori. Sorge, quindi, il problema – anche fiscale, trattandosi di beni strumentali formalmente di un’altra proprietà – di come reimpiegarla. Tenterò di resistere ma, considerando il grave vulnus, dal punto di vista economico, della diffida mi sa che fra qualche mese dovrò rassegnarmi a vedere di rivendermi il tutto su eBay, od al mio ex-cliente.
Aggiunta alla mia “Wish List”
Piccolo aggiornamento sulla mia situazione clinica: nel mio follow-up post ricovero una sequenza di ECG + Holter (48h) + ECG tutti negativi – cioè positivi per me.. – non sono bastati per ridurre, per lo meno, la dose giornaliera di Sotalolo, che, proprio come il Potassio, i cui valori ematici non sono affatto soddisfacenti, sicuramente continuerò a prendere sino a Natale. L’elettrofisiologo che mi segue, tra l’altro, mi ha confessato che nella prima notte (29/8/11) del primo ricovero, causa reazione alla Lidocaina, sono stato in coma per una decina di minuti. Allegria! Non mi resta che berci su, magari con questa coppia di caraffe opera di Liviana Osti, evidentemente molto evocative.. Leggi il seguito di questo post »